Foto della settimana: Mikhael Subotzky

Mikhael Subotzky: Beaufort West.South Africa 2006, Sunday church service, Beaufort West Prison.

Ho scelto questa foto in virtù del suo giovane autore. Mikhael Subotzky è infatti nato a Cape Town appena 26 anni fa. Qualcuno mi ha obiettato già che non siamo di fronte ad una foto eccezionale, eppure è perfetta per parlare di due concetti che nelle discussioni fotografiche mi trovo a trattare sovente: fotografia come icona // fotografia come illustrazione.

L’idea che la foto debba riprendere il momento decisivo come intento principe, e la riduzione dell’immagine fotografica ad icona, come fine ultimo per la fotografia, mi sono sempre apparsi dei concetti riduttivi dello strumento fotografia nella sua accezione più ampia. Immagini come queste ci impegnano maggiormente sul fronte emozionale e maggiormente ci gratificano, attraverso una epifania visiva di grande intensità.
La fotografia di Subotzky invece ci impegna di più intellettualmente, ci chiede di comprenderla e di schierarci, di lasciarci portare nel corso della storia che racconta, di dibatterci in questo evento, non in balia del momento, ma alla ricerca di un filo condutture, di un percorso narrativo capace di dischiuderci le porte del meccanismo di illustrazione dell’autore stesso.
Potrei descriverla più come una scoperta che come una rivelazione. Ne migliore ne peggiore delle foto come icona, ben lungi dal voler formulare banali giudizi di merito, o ancor peggio graduatorie, al tempo presente,  la foto intesa come illustrazione mi sembra più adatta a cogliere l’alienazione della modernità, di una idea di modernità che si ripete ciclicamente nella storia umana, e che sembra descrivere questo momento con grande accuratezza.

Finiti gli studi presso la  “University of Cape Town” nel  2004, Mikhael ha subito cominciato a lavorare come fotografo. Lanciato grazie suo progetto fotografico-tesi di laurea intitolato Die Vier Hoeke (The Four Corners), incentrato sull’analisi del sistema carcerario nella Repubblica del Sud Africa si è fatto conoscere in patria e all’estero. Vincitore nel 2007 del Young Photographers Award al festival di  Perpignan, del 2007 KLM Paul Huf Award, dello Special Jurors Award al 2005 VIes Recontres Africaines de la Photographie tenutosi a Bamako e del 2006 F25 Award for Concerned Photography.

Nel 2005, Subotzky ha rilanciato il suo progetto universitario continuando a lavorare con i detenuti, realizzando dei workshop con loro, e ritraendo ex-prigionieri nel suo nuovo portfolio Umjiegwana (The Outside). Il suo ultimo progetto è invece radicalmente diverso essendo incentrato sul piccolo villaggio Karoo Desert di  Beaufort West.

Subotzky ha realizzato diverse personali tra cui quella nella Pollsmoor Prison (2005), alla Goodman Gallery (2006), Constitution Hill (2006) e alla Goodman Gallery Cape (2007). I suoi lavori sono stai esposti in diverse citta del mondo, tra cui : Basel, Miami, Bamako, San Francisco, Amsterdam, Torino, Verona, Canary Islands, Roma, Paris, London e New York. Sue opere sono state acquisite nelle collezioni permanenti della South African National Gallery (Cape Town), della Johannesburg Art Gallery, e del Museum of Modern Art (New York).

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  • Photo Courtesy © Mikhael Subotzky – All rights reserved
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