Scomposizione di un ritratto
«Volevo creare un'opera con l'intenzione manifesta di maltrattare il visivo, di destrutturare e deturpare il comunemente definito bello, o utile, o sensato. Disporre le luci, inquadrare "come si conviene", sono forme di autocompiacimento che non mi appartengono. "Non è cinema questo", dirà qualcuno, e io sono d'accordo, questo non è niente, è solo quello che sono, perché io non esisto. Poveracci coloro che pensano di esistere»
- Carmelo Bene