sintètico agg. [dal gr. συνϑετικός, der. di σύνϑεσις «sintesi»]
(pl. m. -ci). – 1. a. Di sintesi, che è proprio della sintesi o procede per via di sintesi: esposizione, ricostruzione s. di fatti, limitata all’essenziale, ai soli elementi che rivestono particolare importanza e significato; giudizio s., valutazione complessiva d’insieme; stile s., stile letterario o artistico che non si sofferma sull’analisi dei particolari, ma tende a suggerire con immediatezza una rapida visione d’insieme attraverso le idee o gli elementi essenziali. b. Portato alla sintesi: mente s.; ingegno, spirito s.; avere capacità, doti sintetiche. 2. Nella logica kantiana, giudizî s. (in contrapp. a giudizî analitici), quelli in cui il concetto del predicato non è implicito in quello del soggetto ma è a esso collegato dalla stessa funzione giudicatrice, che determina così un accrescimento del sapere. 3. a. In linguistica, lingue s., le lingue in cui l’espressione dei rapporti sintattici è realizzata prevalentemente per mezzo di desinenze, affissi e variazioni tematiche; è tale, per es., il latino, spec. rispetto alle lingue neolatine essenzialmente analitiche (cfr. amaverat, contro aveva amato, laudari contro essere lodato, populi contro del popolo). b. Nella grammatica scolastica, comparativi s. (o, meno esattamente, organici), quelli formati da un’unica parola, come, in ital., maggiore, minore, migliore, peggiore (v. organico, nel sign.6).
4. In biologia, teoria s. dell’evoluzione, denominazione della formulazione definitiva del neodarwinismo (v. questa voce). 5. In chimica, di sostanza ottenuta per sintesi, non proveniente dall’elaborazione di organismi animali o vegetali (talora sinon. di artificiale): gomma s., resine s.; materiali s., ecc. Fibre s., in senso lato, tutte quelle preparate dall’uomo e, in senso più stretto, solo quelle ottenute con processi di polimerizzazione o di policondensazione di sostanze semplici, provenienti da materie prime quali frazioni petrolifere, gas naturale, carbon fossile, mentre si dicono artificiali quelle ottenute dalla trasformazione di prodotti polimerici naturali (cellulosa, proteine, ecc.). Analogam., pietre s., pietre preziose ottenute per sintesi in laboratorio. 6. Geometria s., in contrapp. ad analitica, quella che studia le questioni geometriche da un punto di vista strettamente geometrico, senza cioè fare ricorso a metodi e a strumenti di carattere algebrico: risoluzione s. di un problema, in cui non si eseguono calcoli algebrici (in partic. non si risolvono equazioni); condurre una dimostrazione per via s., come nella geometria euclidea classica. [1.fr|en]
estètico agg. [dal gr. αἰσϑητικός «che concerne la sensazione, sensitivo», der. del tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»]
(pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne il sentimento del bello, soprattutto nell’arte: gusto e.; sviluppare le facoltà estetiche. b. Dell’estetica, nel sign. più propr. filosofico della parola: il problema e.; principî e.; criterio e.; punto di vista estetico. c. Fatto secondo i principî dell’estetica: commento e.; giudizio e.; critica e., studio ed esame di un’opera d’arte che ha per fine di formulare un giudizio di valore sotto il rispetto della bellezza. d.Nel linguaggio com., bello, artisticamente armonico: contrasto di colori poco estetico.
2. Per estens., il termine è oggi frequente nel linguaggio com., con riferimento all’aspetto fisico, cioè alla cura e bellezza del corpo e in partic. della faccia: trattamenti e., negli istituti di bellezza; chirurgia e., l’applicazione della chirurgia plastica per l’eliminazione di rughe, la correzione di difetti visibili di volto, seno, ecc. 3. s. m., non com. (f. -a) Chi si occupa di proposito di studî di estetica, o chi nell’arte ne segue i principî: il discorso degli e. empirici(Gioberti); egli ricercava con arte, come un e. (D’Annunzio). ◆ Avv. esteticaménte, da un punto di vista estetico: giudicare, considerare esteticamente; opera esteticamente brutta.[2.fr|en]
estètico agg. [dal gr. αἰσϑητικός «che concerne la sensazione, sensitivo», der. del tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»]
(pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne il sentimento del bello, soprattutto nell’arte: gusto e.; sviluppare le facoltà estetiche. b. Dell’estetica, nel sign. più propr. filosofico della parola: il problema e.; principî e.; criterio e.; punto di vista estetico. c. Fatto secondo i principî dell’estetica: commento e.; giudizio e.; critica e., studio ed esame di un’opera d’arte che ha per fine di formulare un giudizio di valore sotto il rispetto della bellezza. d. Nel linguaggio com., bello, artisticamente armonico: contrasto di colori poco estetico.
2. Per estens., il termine è oggi frequente nel linguaggio com., con riferimento all’aspetto fisico, cioè alla cura e bellezza del corpo e in partic. della faccia: trattamenti e., negli istituti di bellezza; chirurgia e., l’applicazione della chirurgia plastica per l’eliminazione di rughe, la correzione di difetti visibili di volto, seno, ecc. 3. s. m., non com. (f. -a) Chi si occupa di proposito di studî di estetica, o chi nell’arte ne segue i principî: il discorso degli e. empirici (Gioberti); egli ricercava con arte, come un e. (D’Annunzio). ◆ Avv. esteticaménte, da un punto di vista estetico: giudicare, considerare esteticamente; opera esteticamente brutta.
[1.fr|2.fr] synthétique - adj. [ gr. sunthetikos ]
1. Qui se rapporte à une synthèse, procède par voie de synthèse : Un raisonnement synthétique analytique 2. Qui présente une synthèse, une vue d'ensemble : Un exposé synthétique. 3. En chimie, obtenu par synthèse.
(sin-té-ti-k') adj.1° Terme de chimie. Qui aide à former une synthèse, à reproduire par synthèse.Expériences synthétiques relatives aux météorites [DAUBRÉE, Acad. des sc. Comptes rendus, t. LXII, p. 200] 2° Qui appartient à la synthèse. Méthode synthétique. Démonstration synthétique.Un système doit être un ouvrage synthétique, reposant sur la combinaison des propositions dépendantes, pourleur solidité, des principes qui leur servent de base. 3° Qui est habile à la synthèse. Esprit synthétique.
ÉTYMOLOGIE
• De même formation que le grec, synthèse.
esthétique - adj. [ gr. aisthêtikos, de aisthanesthai, percevoir par les sens ]
1. Qui a rapport au sentiment du beau, à la perception du beau : Les nouveaux produits sont conçus avec un souci esthétique. 2. Qui a une certaine beauté, de la grâce : Cette présentation des données est la plus esthétique 3. Qui entretient la beauté du corps : Les soins esthétiques du visage. Chirurgie esthétique, partie de la chirurgie plastique destinée à améliorer l'aspect d'une partie du corps.n.f.
[2.en|2.en] synthetic - from Oxford English Dictionary
ADJECTIVE
- 1 (of a substance) made by chemical synthesis, especially to imitate a natural product.‘synthetic rubber’. 1.1 (of an emotion or action) not genuine; insincere.‘their tears are a bit synthetic.
- 2 Logic
(of a proposition) having truth or falsity determinable by recourse to experience. - 3 Linguistics
(of a language) characterized by the use of inflections rather than word order to express grammatical structure.
Origin - Late 17th century: from French synthétique or modern Latin syntheticus, from Greek sunthetikos, based on suntithenai ‘place together’.
aesthetic - from Oxford English Dictionary
ADJECTIVE
- 1 Concerned with beauty or the appreciation of beauty.‘the pictures give great aesthetic pleasure’More example sentences. 1.1 Giving or designed to give pleasure through beauty.‘the law applies to both functional and aesthetic objects’.
Origin - Late 18th century (in the sense ‘relating to perception by the senses’): from Greek aisthētikos, from aisthēta ‘perceptible things’, from aisthesthai ‘perceive’. The sense ‘concerned with beauty’ was coined in German in the mid 18th century and adopted into English in the early 19th century, but its use was controversial until much later in the century.