Edward Steichen, The Early Years

Quando ho cominciato a comprare i miei primi libri di fotografia amavo una donna giovanissima e impossibile, capriccciosa e delicata, di carattere difficile e di una perversa sensualità che andava oltre la morale di oramai venti anni fà. Fu questa fanciulla a farmi conoscere delle splendide persone che mi hanno insegnato molte delle cose che so e mi hanno guidato nei miei primi passi verso l’editoria fotografica.

Voglio iniziare questa piccola rubrica con un libro alto, difficile per tema e gusti, che richiede nel lettore molte competenze ma che svetta tra i pochi libri incontournables di una biblioteca di fotografia. La stamperia che ha realizzato questo volume è italiana, conosciutissima tra gli appassionati di ‘tipografia’, è segno sempre di una indiscutibile cura nella stampa e nell’allestimento di un volume

Edward Steichen: The Early Years. 
Photographs by Edward Steichen. Text by Joel Smith. 
Princeton University Press, Princeton, 1999. 176 pp., 60 color illustrations, 9¾x12″. 

Essendomi occupato di stampa fotografica fin da giovanissimo, era evidente che appena uscito dal bozzolo della stampa argentica, i miei primi interessi si focalizzassero sul Pittorialismo di Steiglitz e di Steichen, sia per il vivo interesse per le loro opere, che per l’innegabile fascinazione frammista a facilità esecutiva che una stampa al platino o alla gomma, o le due insieme comportano Ecco dunque come nasce il mio interesse per questo volume che ci parla di una delle più influenti figure della storia della fotografia, Edward Steichen (1879-1973). Nato in Lussemburgo, ma cresciuto nel Wisconsin, apprendista litografo, Steichen cominciò ad occuparsi di fotografia poco più che adolescente, e a soli ventitre anni aveva già imposto il suo personalme sguardo fotografico sulla realtà tanto da meritare il plauso di Alfred Stieglitz a New York e di Auguste Rodin a Paris. Per il successivo decennio, questo giovane – di prefrenza ritrattista dell’elite culturale dell’Europa come dell’America, venne acclamato come l’enfant prodige della fotografia pittorialista. Questo volume raccoglie i lavori dei primi anni, ovvero dalla fine del 1890 alla prima guerra mondiale. 

L’eccellente qualità tipografica delle riproduzioni e il validissimo apparato critico, rendono questo un volume davvero prezioso in qualsiasi biblioteca fotografica.

Qualche altro giudizio, oltre il mio su questo prezioso volume:

“Alfred Stieglitz controlled the world of art photography at the beginning of the century and, not surprisingly, Steichen became its first full-blown star. But, as 56 plates in this exquisitely produced book make clear, there is a redeeming aspect to Steichen’s ambition: his pictures are incredibly good… . Joel Smith, in an essay as remarkable for its readability as for its erudition, manages to breathe life into the pictures.”–Andy Grundberg,The New York Times Book Review

“These soft-focus, moody studies of light, landscape, and form by this 20th-century master have a painterly, almost impressionist feel to them. The nudes are lushly erotic; the portraits daunting examinations of heroes and barons at the turn of the last century.”–Cate McQuaid, Boston Globe

“Steichen’s misty, moody, subtle, multi-layered photographs made from experimental, painterly printing methods of the period are reproduced here in amazing fidelity… . Smith provides a carefully researched and highly readable biographical and interpretive essay that illuminates the diverse influences on Steichen. Highly recommended… .”–Library Journal

“A beautifully written addition to the literature on Edward Steichen and recommended for readers both unfamiliar with and knowledgeable about his work.”–Lucy Bowditch, Afterimage

“The catalog’s 56 plates, and the images in the accompanying essay, give a seeming tangibility to the contained spaces of the photographs… . [The book] features reproductions of the finest quality. In Steichen’s case, this is crucial because of the variety of photographic processes he used… .”–G.S. Taylor, The Boston Book Review

Al ‘Libro del mese’ voglio anche affiancare una indicazione per una lettura più spensierata ma poi non troppo, consigliando anche di volta in volta un diverso magazine che parla di fotografia……

La scelta di questo primo numero cade sul validissimo…. Black & White Photography

Black & White Photography è un magazine anglosassone dedicato alla fotografia in bianco  e nero, tanto alla sua implementazione analogica che digitale. Ogni numero tratta sia uno o più portfolio di autori noti e meno noti, che diversi tutorial su tecnica della fotografia sia digiatle che analogica.

Ricca e davvero molto utile la sezione destinata agli annunci commerciali in cui compaiono le pubblicità di stampatori e materiali altrimenti introvabili. Ottimi gli articoli sui diversi prodotti che vengono recensiti con grande competenza e professionalità da una redazione molto seria.

Se siete appassionati di BN questa è certo una rivista che vale la pena di leggere, anche nei suoi numeri peggiori.

Saluti e buone vacanze.

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