Vocabulaire technique de la photographie

La casa editrice Marval ha annunciato in pompa magna la pubblicazione del  “Vocabulaire technique de la photographie”, a cura di Anne Cartier-Bresson.
Assai osannato in Francia questo volume, ambizioso nelle sue aspirazioni, finisce per essere assai modesto nei risultati e nei mezzi sia di documentazione che di riproduzione delle opere, oltre che nel valore scientifico globale: nel complesso particolarmente modesto visto che si tratta, in buona sostanza, di un lavoro alquanto ripetitivo di contenuti già pubblicati.

Onestamente più un ‘bel libro’ che un volume d’uso. Il “Vocabulaire technique de la photographie”   si presenta con una grafica decisamente minimalista, ricca di amplissimi quanto inutili spazi bianchi a favore di corpi di carattere decisamente minuscoli, che con articoli piuttosto scarni di contenuti, conferiscono una sostanziale magrezza all’opera, magrezza certamente più concettuale che fisica vista l’ampiezza ed il peso di detto volume.

La tanto decantata riproduzione dei colori lascia, onestamente, in termini di qualità di stampa, il tempo che trova, francamente si è visto già molto ma molto di meglio in passato. Mediocri sono poi le riproduzione dei dagherrotipi, siamo difatti lontanissimi dall’ottimo lavoro fatto dai Gersheim con la loro “Storia della fotografia”, in Italia editata dalla Electa in una preziosa quanto efficacie edizione in due volumi, che certamente segna un punto di riferimento per la riproduzione dei dagherrotipi, anche quando questi siano colorati a mano.

Tornando al nostro volume, gli apparati critici sono modesti, le voci scarne e la loro scelta molto lacunosa, mancano infatti alcuni processi storici importantissimi; la bibliografia, per alcune voci,  è paurosamente inadeguata.

Pubblicato a cura di Anne Cartier-Bresson, direttrice dell’Atelier de restauration et de conservation de la Ville de Paris (ARCP), ricercatrice associata al Lhivic, francamente dopo una gestazione durata anni e da tanta pretenzione nell’annunciarlo  ci si aspettava molto di più.  Da un punto di vista della ricerca nulla aggiunge alle altre pubblicazioni similari altrettanto pessime, una su tutte l’eugualmente inadeguato FOTOGRAFIASTORIA E RICONOSCIMENTO DEI PROCEDIMENTI FOTOGRAFICI a cura di Lorenzo Scaramella, anche se molto meno pretenzioso. 

Siamo al punto diametralmente opposto  al  Nadeau, ovvero The Encyclopedia of Printing, Photographic and Photomechanical Processes, pubblicata nel 1989, che  primeggia per essere l’opera del settore peggio stampata, e al contempo assoluto riferimento malgrado la totale assenza di illustrazioni, pratico, portabile, essenziale è e rimane un vademecum da scrivania necessario per chiunque si occupi di fotografia.

Con grande interesse attendevo la pubblicazione di questo volume speranzoso che il progetto di riprodurre ingrandimenti a 3x e a 20x di ogni tipologia tecnica fosse strumento didattico efficace, purtroppo la stampa mediocre di fatto inficia questo tentativo.

In conclusione il giudizio sull’opera nel complesso è largamente negativo, volume ripetitivo di informazioni e concetti in sostanza già editati in altri volumi, ove vengono trattati in modo più approfondito, appare di fatto quello che è: una accozzaglia di articoli scritti e redatti in assenza di un vero filo conduttore; neppure l’iconografia, non esaltante, aggiunge qualcosa a quanto di già pubblicato in lingua inglese, per altri versi fatto di materiali assai più ricchi e scevri del palese sciovinismo intriso in questa selezione, altrimenti solo pigra.

 La stesura del volume nella sola lingua francese lo rende pressoche inusabile come opera fruibile globalmente, il non aver preventivato una traduzione nella lingua inglese si spiega solo perché si tratta di un opera adatta ai soli  francofoni, notoriamente in difficoltà con le lingue straniere, specialmente l’inglese, sostitutiva perciò di quanto già pubblicato altrove, infatti oltre ciò questo libro appare senza scopo.

La scelta di grandi firme per gli articoli di fatto non sopperisce alla mancanza di una idea forte ed unitaria del curatore.


Anne Cartier-Bresson (dir.), Le Vocabulaire technique de la photographie, Paris, Marval/Paris Musées, 2008, 24 x 28 cm, 496 p., ill. coul., bibl. ind., 110€.

  • Direction: Anne Cartier-Bresson. Coordination et contributions: Christine Barthe, Jean-Paul Gandolfo, Bertrand Lavédrine, Bernard Marbot. Contributions: Marie Beutter, Jean-Louis Bigourdan, Jean-Philippe Boiteux, Joachim Bonnemaison, Cécile Bosquier, Nathalie Boulouch, Sabrina Esmeraldo, Alan Greene, André Gunthert, Luce Lebart, Jean-Gabriel Lopez, Jean-Louis Marignier, Laurence Martin, Paul Messier, Jérôme Monnier, Mark Osterman, Denis Pellerin, Sandra Petrillo, Marion Pieuchard, Estelle Rebourt, Pierre-Lin Renié, Grant Romer, Joel Snyder, Dusan Stulik, Carole Troufléau, Flavie Vincent-Petit. ISBN: 978-2-8623-4400-3, 24 x 28 cm, 496 p., ill. coul., 110€.
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