Ritratti
"Ritratto, ovvero figura cavata dal naturale"
Vocabolario toscano dell'Arte del Disegno di Filippo Baldinucci - Firenze 1681
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Cercare l’anima è un rischio. Significa voler penetrare nella dimensione diafana dell’intimità di un altro
Cosa ci dice una fotografia su chi è stato ritratto? Cosa possiamo desumere in merito alla personalità, alla condizione, alle idee, alle simpatie o antipatie del soggetto che viene rappresentato? Il fotografo è più vicino al pittore che ama il soggetto, lo duplica e ne celebra la bellezza, o all’anatomista che fruga violentemente nella carne, cercando il segreto nascosto di quella bellezza, illudendosi di poterne scrutare l’anima? Nello sguardo del fotografo, l’anatomista e l’amante si fondono. Il ritratto non è solo la sostituzione della fotografia al modello, ma indica qualcosa che deve essere estratto, nel senso latino di trahere, tracciare, col prefisso re che accentua la reiterazione dell’atto grafico, l’intenzione di ex trahere il vero dall’incertezza del modello, l’anima dal simulacro.